Per impedire alle persone che tornano nei Paesi Bassi dall'estero di portare con sé il virus, il gabinetto si attiene all'obbligo di un risultato negativo del test PCR per i viaggiatori provenienti da aree ad alto rischio.
Il giudice del procedimento preliminare ha stabilito giovedì nel procedimento preliminare che lo Stato olandese non può richiedere che una donna e bambini olandesi debbano prima sottoporsi a un test PCR prima del loro ritorno dall'estero. "Un tale obbligo, che si applica a un cittadino olandese che vuole tornare a casa, richiede una solida base giuridica", ha affermato il giudice.
Il 31 dicembre 19, il gabinetto ha annunciato che avrebbe presentato ricorso contro la decisione del tribunale distrettuale dell'Aia. A causa della grande importanza che il governo attribuisce all'esito negativo obbligatorio del test, oltre a presentare ricorso, si è deciso di includere tale obbligo in un regolamento ministeriale ai sensi della legge sulle misure temporanee Covid-4. Questo regolamento ministeriale entra in vigore il XNUMX gennaio. La situazione rimane quindi invariata per i viaggiatori diretti nei Paesi Bassi.
Al fine di risolvere ogni discussione sulla base giuridica, per quanto necessario, il governo ha deciso di modificare la legge sulla sanità pubblica con la massima urgenza. Una proposta in tal senso sarà prossimamente sottoposta per parere al Consiglio di Stato e poi ad entrambe le Camere del Parlamento.
Il governo lo ritiene necessario per limitare il più possibile la diffusione del virus. Ecco perché il gabinetto continua a sottolineare che è necessario viaggiare solo se strettamente necessario. Le vacanze e le visite familiari sono viaggi inutili. Le persone che provengono da aree ad alto rischio devono essere in quarantena domiciliare per 10 giorni nei Paesi Bassi.
Il governo ha informato la Camera dei Rappresentanti con una lettera alla Camera dei Rappresentanti e il regolamento ministeriale è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Fonte: Rijksoverheid.nl